...per cogliere insieme il lato più divertente e affascinante della Scienza :)

sabato 27 dicembre 2014

Studiare con il Tablet

Siamo tutti in vacanza e magari è il momento giusto per provare a vedere se riusciamo a studiare in un modo diverso dal solito, che sia possibilmente più divertente e meno faticoso!
Un sogno? A volte basta qualche trucchetto per ripassare meglio o prendere appunti più comodamente. In questi giorni poi è più facile che ci sia qualche adulto che vi possa aiutare a usare il computer oppure un tablet.
Ecco una piccola lista di app (tutte gratuite!!) che uso spesso e che potrebbero esservi comode anche per la scuola. 
Probabilmente ne conoscerete più di me, quindi se volete collaborare lasciate un commento con l'indicazione delle app che vi sembrano più utili!!

Popplet 
E' un’app per fare mappe mentali molto facile da utilizzare: con un doppio tap viene creato il primo nodo, a partire dal quale è possibile aggiungere altri collegamenti. Le mappe sono personalizzabili per colore, font, immagini e sono esportabili come immagine o pdf. Se usate Popplet anche sul computer, le mappe non si possono sincronizzare. Qui la vediamo in azione per riassumere i principali tipi di molluschi che abbiamo studiato a scuola:


Pic Collage
Come dice il nome, consente di unire tra loro immagini diverse, aggiungere scritte, icone e salvare il tutto come una foto unica. In questo caso, l'ho usata per fare un breve riassunto dell'esperimento fatto in classe sui cefalopodi, dissezionado una seppia:



ThingLink
Applicazione in inglese molto utile, che si può utilizzare avendo un indirizzo e-mail e registrandosi al loro sito. Deve essere utilizzata on-line, quindi serve una connessione internet. Permette di rendere le nostre immagini interattive, aggiungendo testi oppure link, collegamenti, o qualsiasi cosa ci sembri utile. Cliccando sull'immagine qui sotto, si aprirà il lavoro che abbiamo fatto in classe per fissare i concetti alla fine dell'esperimento sulle cozze e potrete vedere ThinkLink in azione:

Skitch
Questa app è stata aggiornata di recente e adesso è diventata davvero bellissima. Permette di scrivere, disegnare, sottolineare o enfatizzare qualsiasi immagine o pdf. E' possibile anche utilizzare le mappe di google, alle quali si collega direttamente se abbiamo una connessione internet (utile per geografia?). Qui vediamo come si può utilizzare per riassumere l'anatomia esterna dei gasteropodi partendo dalla foto della chiocciola che abbiamo portato a scuola:



Spero che queste app vi piacciano e spero di leggere i vostri suggerimenti, di sicuro su queste cose noi prof abbiamo tantissimo da imparare dai nostri studenti!
Buone feste e buon divertimento,
Prof Pantaleoni

mercoledì 17 dicembre 2014

"Uno strano gambero": la storia dell' ANOMALOCARIS

Se fossimo delle Trilobiti o qualche altro piccolo invertebrato del Cretaceo... 
di certo NON vorremmo veder arrivare uno di questi animali:


Nel 1982 in Canada furono trovati i primi fossili di questi invertebrati. Ricordavano un po' un gambero, ma senza intestino e con le zampe non articolate. Il paleontologo che li scoprì decise pertanto di chiamarli Anomalocaris, letteralmente "strani gamberi". Successivamente, questa e altre parti di ciò che oggi chiamiamo Anomalocaris sono state variamente descritte come una medusa, un cetriolo di mare, un verme polichete, un misto tra una medusa e una spugna oppure scambiate per parti di altri artropodi.

Soltanto nel 1979 un paleontologo ha riconosciuto che Anomalocaris non era il corpo di un gambero, ma un'appendice di un animale molto più grosso! In questo modo è stato possibile capire chi fosse a lasciare segni di morsi sulle sventurate Trilobiti del Paleozoico. L'Anomalocaris non è stato però ribattezzato e quindi... continua a essere chiamato come uno strano gambero!
Questo non è il corpo di uno strano gambero....

...ma l'appendice di un grosso predatore!

Le immagini vengono dal sito "The Anomalocaris Homepage" mentre se volete vedere una bellissima ricostruzione 3D di uno di questi predatori, cliccate dell'immagine seguente per visitare il sito del Museo di Storia Naturale di Londra. Nella stessa pagina ci sono le ricostruzioni 3D anche di alcune trilobiti (in basso a sinistra).




Le Trilobiti: una ricerca collettiva!

Alcune delle ricerche che sto correggendo sono talmente belle che è un peccato lasciarle nei quaderni! Ho quindi deciso di pubblicare una una specie di "ricerca globale", assemblando le parti migliori dei vostri lavori ..e aggiungendo anche io qualche pizzico scientifico! Gli schemi sono stati rielaborati da me a partire dalla ricerca di Edoardo. Alcuni di voi hanno approfondito meglio altri organismi, oppure in molti hanno scritto gli stessi concetti con altre parole e quindi non sono stati citati, altri invece mi hanno consegnato le ricerche senza firmarsi, perciò non preoccupatevi se non trovate il vostro nome.
Bravi ragazzi, continuate così!
Prof Pantaleoni

Le Trilobiti

Le Trilobiti sono un gruppo di artropodi marini di piccole e medie dimensioni: in genere si aggirano sui 10-20 cm, anche se alcune forme possono raggiungere i 70 cm -Nicolò M.

Fig 1: i tre lobi longitudinali, da cui questi invertebrati prendono il nome: il lobo centrale e i due lobi pleurali
Il loro nome significa "a tre lobi" e si riferisce alla caratteristica forma del corpo, diviso in un lobo centrale e in due lobi pleurali, uno destro e uno sinistro, in senso longitudinale cioè rispetto all'asse principale che va dalla testa alla coda  (Figura 1).

Fig 2: le tre parti in cui è diviso il corpo: capo, torace e piastra posteriore
Anche in senso trasversale è possibile distinguere tre parti: un capo (cephalon), in posizione anteriore e con occhi composti, un torace (torax) segmentato e articolato, e infine una piasta posteriore (pygidium), di forma variabile nelle diverse specie (Figura 2).

Capo
 Il capo costituisce la parte anteriore dell'animale: è composto da una grande placca, più o meno rilevata, a forma di scudo, con una forma variabile ma generalmente semicircolare.
Sul capo erano presenti delle antenne articolate (cioè composte di diverse parti) e degli occhi composti. Gli occhi erano particolarmente evoluti e consentivano alle trilobiti di avere un campo visivo molto ampio, che in alcune specie poteva addirittura arrivare a 360°. Alcune specie, al contrario, si pensa che fossero praticamente cieche, a causa degli occhi piccolissimi se non addirittura inesistenti -Giada-.

Torace
Il torace è formato da una serie di segmenti che possono essere da due fino a una sessantina, anche se nella maggior parte delle specie  sono circa 10-15. Ognuna di queste parti è divisa nei tre lobi che danno il nome a questi invertebrati. I vari segmenti sono uniti tra loro nel lobo centrale e permettevano all'animale di raggomitolarsi in caso di pericolo -Lorenzo- : in questo modo esponevano all'esterno solo la parte superiore corazzata, proteggendo così la parte ventrale più vulnerabile -Giada-.
Sul ventre erano presenti delle appendici articolate e le branchie.


Piastra posteriore
E' la parte terminale dell'animale, che può assumere forme molto diverse e che nelle diverse specie può essere composta da un numero variabile di segmenti, anche fino a trenta!







Quando sono vissuti questi organismi?
Le trilobiti sono gli artropodi più antichi di tutti -Anonimo 1-, essendo documentati per tutto il Paleozoico, cioè a partire dal Cambriano inferiore (da circa 521 milioni di anni fa) fino al tardo Permiano (circa 250 milioni di anni fa) -Anonimo 2-

Dove vivevano?
Le trilobiti erano organismi marini, diffusi in tutti i continenti moderni, che corrispondono ai mari e agli oceani del Paleozoico.
Alcune specie vivevano tra gli scogli, nutrendosi di organismi sessili o poco rapidi nella fuga, altre specie vivevano semisepolte nella sabbia o nel limo dei fondali marini, dove si nutrivano di altri invertebrati -Nicholas L.-

Perchè sono così importanti?
Le trilobiti sono considerati "fossili guida" -Enrico-: si tratta di fossili di organismi che sono comparsi e si sono estinti in un tempo relativamente breve, durante il quale si sono diffusi in aree molto estese del pianeta e che quindi "guidano" i ricercatori nel determinare l'età delle rocce.
Questo significa che se troviamo il fossile di una trilobite possiamo essere assolutamente certi che quelle rocce risalgono al paleozoico!!

venerdì 12 dicembre 2014

Muta VS Metamorfosi

Oggi in classe abbiamo riflettuto sul significato di "muta" e "metamorfosi", in particolare cercando di capire le differenze e le analogie tra questi due processi.
Come promesso, aggiungo alle definizioni due video, entrambi riferiti al grande gruppo degli invertebrati. I video sono girati in timelapse  (dall'inglese 'time': "tempo" e 'lapse': "intervallo", quindi fotografia ad intervallo di tempo) cioè sono ottenuti processando una serie di fotografie scattate in sequenza e opportunamente montate a formare un video. In questo modo, in pochissimi minuti riusciamo a osservare un processo che dura diverse ore o addirittura giorni!


Muta s. f. (der. di mutare)

in biologia, il rinnovamento del tegumento, o di alcune sue parti, che si verifica periodicamente in molti animali: il rinnovo della cuticola negli artropodi (detto ancheecdisi o esuviazione), dello strato corneo dell’epidermide nei rettili, delle penne negli uccelli e, più raram., dei peli della pelliccia in varî mammiferi.

Ecco dunque il video della muta di una tarantola. Osservate come la tarantola per prima cosa rompe il suo esoscheletro in corrispondenza del capo e dell'addome. Una volta liberata la testa, impiega molto tempo per "sfilare" le otto zampe dalla vecchia corazza. In tutto questo tempo, il ragno è particolarmente vulnerabile, perché il nuovo esoscheletro è ancora molto molto tenero e flessibile. La tarantola ha però la stessa identica forma che aveva prima della muta, è soltanto... ancora più grossa!!


Metamorfosi s. f. (dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»)

In zoologia, l’insieme dei cambiamenti morfologici e fisiologici, implicanti un diverso rapporto dell’organismo con l’ambiente, che dallo stadio larvale conducono allo stadio adulto, tipici di alcuni pesci (anguilla), degli anfibî e di molti invertebrati. 

Per la metamorfosi vi propongo il video che mostra la trasformazione di un bruco in pupa e quindi in insetto adulto, in questo caso una mosca! La metamorfosi infatti interessa moltissimi invertebrati e non solo le famosissime farfalle. L'adulto, una volta uscito dalla cuticola della pupa, deve spiegare le sue nuove ali e anche in questo caso ha bisogno di attendere che il suo esoscheletro si indurisca! Si tratta però di un organismo assolutamente diverso sia dal bruco che dalla pupa.





venerdì 28 novembre 2014

Un invertebrato nel piatto..


Con gli invertebrati non ci sono vie di mezzo: o li ami o li odi!
Moltissimi sono considerati un cibo davvero appetitoso. Di certo avrete assaggiato almeno un piatto a base di molluschi: spaghetti alle vongole, cappesante gratinate, impepata di cozze, insalata di polipo, calamaretti fritti oppure seppie in umido. Se invece preferite gli artropodi potete sbizzarrirvi con chele di granchio, linguine all'astice, gamberi cucinati in mille modi diversi, scampi oppure canocchie al limone..
Da noi tutti questi piatti sono considerati prelibati e in altri paesi... ci sono altri invertebrati che sono considerati altrettanto deliziosi! Ad esempio, un piatto tipico francese sono le escargot, cioè le lumache, mentre in molti paesi asiatici si mangiano anche alcuni tipi di insetti, che oltre ad essere tra gli animali più numerosi del pianeta forniscono un ottimo apporto proteico.
Quando però sul nostro tavolo arrivano degli INVERTEBRATI INASPETTATI possono sorgere dei dubbi...
Voi avreste assaggiato il piatto nella foto? C'è qualcuno abbastanza esperto da riuscire a riconoscere di che cosa si tratta??
Prof. Pantaleoni

giovedì 27 novembre 2014

Per tutti gli amici dei RAGNI

Oggi ho fatto una sostituzione in 2B e parlando di invertebrati mi è sembrato di capire che alcuni non siano tanto amici dei ragni.
QUESTO POST È PER VOI: guardate questo video in cui la danza rituale del ragno pavone è abbinata a una famosa canzone e ditemi se non è davvero irresistibile!
Il rituale di corteggiamento prevede una danza complessa, con saltelli laterali, zampe pelose mosse a ritmo e affascinanti (?) oscillazioni dell'addome... il tutto per conquistare una femmina che potrebbe anche decidere di trasformare un corteggiatore sgradito in cena!


Verrò a controllare che abbiate cambiato idea su questi affascinanti animali... ;)
Prof. Pantaleoni

martedì 18 novembre 2014

Verme o Bruco?


Signore e signori: ecco l'invertebrato che passeggiava ieri sulla cattedra di 2C!
Non temete, la ripresa è fatta al microscopio e l'animale in questione è lungo solo pochi centimetri, non siamo in presenza di strani mostri alieni!
Ma allora di che cosa si tratta? Di un BRUCO o di un VERME???
Sappiamo che i vermi sono invertebrati "generalmente di piccole dimensioni e dal corpo allungato e molle", mentre i bruchi "hanno forma allungata e aspetto vermiforme".. Però questo non ci aiuta molto a risolvere il problema! Che cosa ci permette di distinguere questi animali?
E soprattutto: il nostro Pieris diventerà mai una farfalla???

Prof. Pantaleoni

lunedì 17 novembre 2014

DISEGNA LA MAGIA: da domenica 23 novembre finalmente in mostra!


Manca davvero poco all'apertura della mostra "disegna la magia": questa domenica a Ferrara, proprio di fronte al Palazzo dei Diamanti, ci sarà l'inaugurazione ufficiale.
Molti ragazzi del nostro istituto hanno partecipato al concorso, realizzando disegni sul tema "boschi incantati e alberi magici". I disegni migliori, valutati da una giuria di esperti, entreranno addirittura a far parte del libro, diventando vere e proprie illustrazioni!!!
Non perdete l'occasione di vedere le vostre opere in esposizione... e di scoprire se il vostro disegno è tra quelli selezionati.
Prof. Pantaleoni 

domenica 2 novembre 2014

Tutti i tuoi libri Zanichelli su PC, netbook, tablet iPad o Android

Cari ragazzi e genitori,
Molti dei libri che utilizziamo a scuola sono della casa editrice Zanichelli.
Come studente puoi consultare tutti i tuoi libri Zanichelli su PC, netbook, tablet iPad e tablet Android.



Scaricare la piattaforma che li contiene è semplicissimo.
STEP 1 – myZanichelli
Per accedere è necessario essere iscritti a myZanichelli, il nostro portale di accesso alle risorse: https://my.zanichelli.it/
Se sei già iscritto e non ricordi la password per recuperarla vai su my.zanichelli.it e clicca su “Hai dimenticato la password” in alto a destra.
STEP 2 – download della piattaforma
A questo punto è necessario:
1.        scaricare la piattaforma http://www.booktab.it
2.        effettuare il login con le stesse credenziali di my.zanichelli.it
3.        procedere con il download del libro desiderato

Questo tutorial in PDF illustra tutti i passaggi in modo chiaro (step1 + step2): http://www.bo.zanichelli.it/doc/booktab_step1+2_studente.pdf

domenica 19 ottobre 2014

I nostri prototipi di cellule!

Era da tempo che volevo condividere sul blog il lavoro fatto lo scorso anno dai ragazzi delle classi prime!


I modellini realizzati erano tantissimi e tutti in esposizione alla festa della scuola. Molti sono stati restituiti ai legittimi proprietari, ma alcuni sono rimasti a scuola e possono essere ammirati in laboratorio di scienze.
Ho trasformato due delle foto scattate in immagini interattive: cliccando sulle foto si viene indirizzati alla pagina di thinglink, nella quale è possibile a cosa corrispondono i vari punti delle cellule! Provare... per credere!!!

Prof. Pantaleoni

venerdì 3 ottobre 2014

...viviamo in un mondo bello e ordinato, non in un caos senza regole...



Nel titolo trovate una citazione di M.C. Escher, uno dei più famosi artisti grafici di tutto il mondo, noto soprattutto per le sue "costruzioni impossibili". Tra le sue opere più famose troviamo Rettili (1946) che ha ispirato questo video e il nostro lavoro di oggi.




I tre rettili che sono rappresentati sul foglio disegnato da Escher e che vediamo in primissimo piano al termine del video hanno una caratteristica particolare: sono ottenuti ruotando un singolo rettile attorno al suo zigomo sinistro (centro di simmetria) di 120° (angolo di rotazione) in senso orario (verso di rotazione). Oggi abbiamo usato proprio i rettili di Escher per scoprire questa trasformazione isometrica (che lascia cioè le misure invariate). Ecco le alcune delle foto che abbiamo fatto per descrivere il nostro lavoro.

1. PREPARIAMO IL RETTILE: ritagliare, incollare e ricalcare sulla carta da lucido


2. SIAMO PRONTI PER LA PRIMA ROTAZIONE:
120° in senso orario, attorno al centro di rotazione sullo zigomo sinistro del rettile!

3. Di nuovo: ricalcare-e-RUOTARE, ricalcare-e-RUOTARE!!

6. MANCA SOLO UN TOCCO DI COLORE....
 

 7. ...E UN TOCCO DI TEORIA! Ecco alcune delle pagine dei nostri quaderni :)

  







venerdì 26 settembre 2014

Caccia al tesoro... botanica: ECCO I RISULTATI!!


Ecco come si è svolta la nostra caccia al tesoro:
1. su nove alberi del parco è stato apposto un cartellino colorato;
2. alle squadre è stata consegnata una copia cartacea della chiave dicotomica (abbiamo fatto una prima prova con il Pioppo nero, il grande albero sul marciapiede davanti alla scuola);
3. a partire dal fischio di inizio, le squadre hanno avuto 30 minuti di tempo per identificare le piante contrassegnate dai cartelli colorati.

Riconosco che la prova era piuttosto impegnativa, sia perché era la prima volta che i giocatori usavano una chiave dicotomica, sia perché il tempo a disposizione era davvero poco. Tutte le squadre però hanno partecipato con grande correttezza e sono riuscite nell'identificazione, un successo per tutti!!
Ecco la classifica finale:
- 2 piante a testa per le squadre "PMS - Pronti a Morire per la Scienza" e le "felci killer". La prima è stata messa in difficoltà da un ginocchio dolorante ma è rimasta sempre unita, la seconda merita una nomina speciale per essere stata l'unica squadra a identificare correttamente l'Ailanto, dopo soli 5 tentativi sbagliati!
- 3 piante a testa per le squadre "i polline" e "le querce", che però hanno fatto molti tentativi e hanno giocato con grande impegno e concentrazione.
- 4 piante per i "fior di loto" che hanno ottenuto un ottimo risultato ma che forse avrebbero potuto anche fare di meglio se non fossero stati impegnati a studiare con grande preoccupazione i movimenti delle felci killer.. 
- 5 piante, record assoluto, per le "spore assassine"!! Qualcuno aveva di certo studiato fino a tardi la sera prima, inoltre la buona organizzazione del gruppo e una certa dose di curiosità per le piante hanno portato questa squadra a un ottimo risultato.

I miei complimenti a tutti i ragazzi per la serietà, l'impegno, la concentrazione e la bravura in questa attività e al Prof. Roberto Trigari per il prezioso supporto!
Per tutti quelli che non hanno potuto partecipare, presto vi dirò dove trovare delle guide per identificare con questo sistema le piante e anche farfalle, pesci, funghi, insetti...

Prof. Pantaleoni

mercoledì 24 settembre 2014

Caccia al tesoro.. botanica! Ecco le chiavi dicotomiche


La nostra scuola è circondata da un parco pieno di.. piante.. o per essere più precisi di alberi.. o per essere più precisi.. bisognerebbe essere in grado di riconoscere di che alberi si tratta!
In realtà con gli strumenti giusti è molto più facile del previsto, basta usare le CHIAVI DICOTOMICHE!!
Si tratta di un elenco di caratteri che si escludono a vicenda (ad esempio: biondo oppure bruno - sei zampe oppure otto - foglie aghiformi oppure foglie non aghiformi) e che piano piano restringono le possibilità e ci portano a identificare con certezza la specie che stiamo osservando.
Chiaramente, per le piante non ci interessano criteri come il colore dei capelli oppure il numero di zampe, invece dobbiamo riconoscere i CARATTERI FOGLIARI. Anziché studiarli solo sul libro, possiamo provare ad allenarci con questo quiz messo a punto dall'Università di Trieste grazie al progetto Dryades (ne parleremo anche in classe, ma potete iniziare a curiosare sul loro sito oppure scaricare le app..).
Clicca sul link e mettiti alla prova:

Prof. Pantaleoni

PS una volta sul sito, il percorso da seguire è: "moduli di e-learning" (sulla destra) >> "Quiz? impara a riconoscere i caratteri fogliari" click su ENTRA

venerdì 19 settembre 2014

Come usare il nostro libro digitale!

 La scuola è iniziata da pochi giorni e stiamo incominciando a usare i nostri nuovi libri... ma lo sappiamo che li abbiamo acquistati anche in formato digitale e che molti hanno in internet dei bellissimi contenuti speciali? Come possiamo fare per usarli??
Ecco qui una serie immagini che spiega passo dopo passo come usare i libri della Zanichelli, realizzate appositamente per noi dai nostri tutor digitali!
Tutto quello che vi serve è:
- un indirizzo e-mail valido,
- il vostro libro di testo con il codice di attivazione,
- l'aiuto di un adulto che si intenda un po' di internet!
Avete trovato tutto? Allora siete pronti a registrarvi sul sito http://my.zanichelli.it


 






Mi raccomando, registratevi e memorizzate per bene il vostro username e la vostra password: potremmo usare presto il libro digitale anche a scuola!
Buona esplorazione,
Prof. Pantaleoni


PS Quasi dimenticavo: in questo modo potete avere in formato multimediale non solo i libri di scienze o matematica, ma anche quelli di arte, tecnologia, o di qualsiasi altra materia per la quale abbiate acquistato un libro della Zanichelli!







lunedì 1 settembre 2014

UN PIZZICO.. DI TECNOLOGIA!


Sabato 30 agosto i nostri esperimenti sono stati premiati dal concorso PIZZICHI DI ORTICA per "la ricerca e la trasposizione digitale dei contenuti scientifici"! Come vedete nella foto abbiamo ricevuto un nuovo tablet della Asus, il Google Nexus 7'', già predisposto per collegarsi alle nostre LIM mediante tecnologia Miracast (un nuovo standard di trasmissione di contenuti multimediali tra dispositivi digitali di ultima generazione)
Personalmente non vedo l'ora di provarlo... ma all'inizio della scuola mancano ancora due settimane!!

Un fortissimo GRAZIE  a tutti gli amici dell'ortica per aver apprezzato il nostro lavoro e a tutti coloro che hanno condiviso con noi la bella giornata del 30 agosto,
Prof. Pantaleoni


lunedì 4 agosto 2014

In partenza per le vacanze... naturalmente SCIENTIFICHE!


Quest'anno mi aspetta una destinazione fresca: la Svezia (come se luglio non fosse già stato abbastanza piovoso).
Preparando il viaggio mi sono accora che a Stoccolma c'è un museo molto particolare: il "Tom Tits Experiment Museum" che come dice la descrizione sul sito "apre le porte ad un mondo dove ci si può immergere in profondità in una miscela di creatività e conoscenza: esperimenti e un sacco di divertimento per tutte le età". Le immagini sono certamente invoglianti ma... perché il museo è intitolato a Tom Tit??! Non ne avevo mai sentito parlare e quindi ho chiesto aiuto al buon, vecchio google!!
Ho scoperto che questo è la pseudonimo usato da Arthur Good (1853 - 1928) per scrivere un libro che raccoglie ben 208 esperimenti scientifici, tutti caratterizzati dal fatto di essere anche dei giochi divertenti! Questo libro è talmente famoso all'estero da meritare un intero museo dedicato a questi esperimenti, mentre in Italia è praticamente sconosciuto: l'unica edizione in italiano è del 1983 e come vedete... sono riuscita a comprarla da una libreria di Brescia che me l'ha spedita in tempo utile per la partenza!!! Scoprirò qualcosa di divertente da fare anche a scuola? Questa è la missione e a questo punto, munita di libro e mappa per il museo, sono davvero pronta per la partenza.. 
.......buone vacanze a tutti........

Prof. Pantaleoni

domenica 3 agosto 2014

Exobiotanica: piante, spazio e fotografie spettacolari!

Azuma Makoto è un fioraio-artista giapponese che è riuscito a unire due tra i miei argomenti preferiti: le piante e lo spazio!!
Il suo gruppo ha realizzato un progetto chiamato Exobiotanica, a metà strada tra l'installazione artistica e la missione spaziale: un bonsai di abete bianco e un bouquet di fiori, "protetti" da una cornice di metallo, hanno raggiunto la quota di quasi 22'000 metri dalla superficie terrestre grazie a un pallone contenente elio. In entrambi i casi erano presenti un sistema di tracciamento GPS per seguire il percorso dei palloni e localizzare le piante, sei telecamere GoPro per riprendere l'evento e un paracadute per attutire il ritorno sulla superficie terrestre!
Anche se il progetto è chiaramente privo di qualsiasi significato scientifico, le foto realizzate sono davvero spettacolari... peccato solo che nonostante i paracadute le piante non siano state ritrovate... :(

Prof. Pantaleoni

PS interessanti e molto belle anche le foto del negozio di fiori che gestisce in uno dei quartieri più esclusivi Tokio!


giovedì 31 luglio 2014

Cosa significa "dioica"?! Il ritorno dell'ortica!



Dopo aver camminato parecchio alla ricerca dell'ortica ho trovato delle piante in fiore... ma... ho detto bene: in fiore??! Certo che sì!
I fiori di ortica non sono molto appariscenti e nemmeno profumati, perché questa specie non ha bisogno di attirare insetti o altri animali per riprodursi. Si tratta infatti di una pianta anemofila: una parola che deriva dal greco ἄνεμος (anemos = vento) e ϕιλος (filos = amante) e indica che la loro impollinazione avviene per opera del vento! Il polline di ortica è quindi particolarmente abbondante e leggero, per essere trasportato facilmente e in grandi quantità anche da una brezza leggera, mentre i pistilli hanno uno stimma ben sviluppato e piumoso, per riuscire a catturare al meglio il polline di passaggio.
Attenzione però, per osservare questi fiori serve un forte ingrandimento: scoprite nel video come trasformare il vostro smartphone in un potente microscopio, in grado di fare bellissimi video e fotografie ad alto ingrandimento!!

Prof. Pantaleoni

mercoledì 30 luglio 2014

L'amore al tempo dell'ortica..


Continua la serie di post dedicata alla riproduzione delle piante e chiaramente non potevo dimenticarmi dell'ortica!
Come ben sapete, questa pianta cresce spontaneamente nelle nostre zone e basta la vicinanza di un piccolo corso d'acqua per trovarne in abbondanza. Di conseguenza, sono uscita di casa in ciabatte per andare a raccogliere qualche bel mazzo dell'ortica che cresce nei prati dietro al nostro condominio, munita di forbici e guantoni... peccato che, proprio la mattina del giorno scelto per la raccolta, il comune avesse deciso di tagliare accuratamente l'erba! Ho quindi provato a guardarmi in giro, ma devo dire che i giardinieri del comune sono stati estremamente scrupolosi e precisi: erba bassa, perfettamente tagliata e nessuna traccia di ortica! Dopo svariate ricerche, sono riuscita a reperire una pianta di ortica in fiore, miracolosamente sfuggita al decespugliatore, perché accuratamente nascosta dietro i cassonetti della raccolta differenziata.
Ma... per la riproduzione dell'ortica UNA pianta non basta!! Avete capito bene: la pianta superstite che ho trovato era quella che vedete a sinistra nella foto: una pianta con fiori maschili, che quindi è assolutamente inutile senza una compagna con fiori femminili. Trovare anche la pianta femminile che vedete nella foto a destra ha richiesto una lunga, lunghissima passeggiata per i viottoli che portano in campagna, anche quelli con erba accuratamente tagliata. La mia ricerca è terminata solo quando ho deciso di essere tanto temeraria da saltare un fosso per raggiungere l'ortica che cresceva sulla sponda opposta, al sicuro dai giardinieri!
Pur indossando le infradito, ho dato grande prova di agilità riuscendo a non cadere nel fosso e nemmeno nel cespuglio delle rigogliose ortiche!
Quindi posso annunciarvi orgogliosamente: DOMANI IL VIDEO SUI FIORI DI ORTICA!!!
La scienza e l'amore (tra ortiche) possono richiedere sforzi e sacrifici ma... ne vale sempre la pena :)

Prof. Pantaleoni

lunedì 28 luglio 2014

Tutti i fiori contengono stami e pistilli?


Continuano i video sulla parte più bella e appariscente della pianta, che contiene gli apparati della riproduzione: il fiore!
Abbiamo imparato che si tratta di un germoglio trasformato che porta speciali foglie adibite alla funzione riproduttiva: gli stami (contenenti il polline) e i carpelli (contenti gli ovuli). Sappiamo tutti che i fiori possono essere anche molto diversi tra loro, ma stami e carpelli sono sempre presenti sullo stesso fiore??!
Per rispondere a questa domanda non vi porterò dal fioraio ma nell'orto, per svelare qualcosa che interesserà particolarmente i futuri cuochi...

Prof. Pantaleoni


giovedì 24 luglio 2014

Come si riproducono le piante?



Inizia il viaggio alla scoperta della riproduzione vegetale: vedremo che le piante hanno una notevole "fantasia riproduttiva" e che specie diverse possono propagarsi in modi anche molto differenti.
Concentriamo la nostra attenzione sulle Fanerogame, dal greco ϕανερός (faneros = palese) e γάμος (gamos = nozze), cioè tutte quelle piante con organi riproduttivi ben visibili: i fiori!!
Incominciamo dai "fiori perfetti", che abbiamo osservato in laboratorio analizzando il bellissimo Lilium sp., il cui fiore presenta sia la parte maschile (gli stami) che quella femminile (il pistillo). In laboratorio con le classi 1B e 1C abbiamo anche simulato la prima fase della riproduzione vegetale: l'impollinazione!
Buona visione,
Proff. Pennacchia e Pantaleoni

giovedì 17 luglio 2014

World at Night: foto bellissime!

Quarto posto della categoria Bellezza del cielo notturno <em>Little Explore</em>r (Piccolo esploratore) dell'egiziano Ibrahim Elawadi, scattata nel novembre 2013 nel deserto nei pressi di Fayoum, a circa 100 chilometri a sud di Il Cairo. "La fotografia racconta per immagini come si possa costruire il futuro stimolando le giovani menti a esplorare l'universo", spiega il fotografo. L'immagine ricorda il logo e lo spirito dell'Anno internazionale dell'astronomia del 2009, che ha avuto un enorme successo.


Dal sito di Le Scienze, l'incredibile spettacolo del cielo notturno nelle foto vincitrici del concorso internazionale The World at Night (TWAN). Questa immagine in particolare mi ha colpita non solo per la sua bellezza ma anche per il commento del fotografo: la fotografia racconta per immagini come si possa costruire il futuro stimolando le giovani menti a esplorare l'universo.
È vero, voi siete il nostro futuro e cosa c'è di più stimolante che riconoscere quanto possono essere belle e affascinanti anche le cose che studiamo a scuola?!

...a quanto siano effettivamente belle però ci penseremo da settembre, per adesso godiamoci le vacanze e osserviamo il fantastico cielo estivo, sia dal vivo che nella galleria delle foto vincitrici :)

Prof Pantaleoni

mercoledì 16 luglio 2014

Sicuri che le tagliatelle all'ortica non pungano?!



Sul sito degli Amici dell'Ortica vediamo i cuochi al lavoro con la pianta fresca, muniti di guanti e grembiuli (clicca qui). Ma quand'è che l'ortica smette di pungere per diventare un ingrediente di tagliatelle, tortelli e arrosti, gustoso ma soprattutto INNOCUO?!
Domanda apparentemente banale ma certamente importante!
Le nostre osservazioni in laboratorio ci hanno mostrato che per essere pronti con qualche osservazione basta il coraggio necessario per avvicinarsi all'ortica, unito a una torcia e una buona lente di ingrandimento oppure ancora meglio a uno stereo-microscopio. I peli di ortica sono costituiti da una singola cellula, molto grande e a forma di ampolla, al cui interno è presente un succo urticante ad alta pressione, che tra l'altro contiene anche istamina e acido formico (lo stesso veleno urticante usato dalle formiche per difendersi). La parete cellulare di questi peli ha l'apice silicizzato e quindi molto fragile: immaginate di avere per le mani un cristallo sottilissimo. Al minimo sfioramento l'apice del pelo può rompersi e il liquido urticante viene iniettato al.. malcapitato!
E' chiaro che una volta lavate, sbollentate e saltate in padella  le armi di difesa dell'ortica saranno sicuramente "scariche" e rimarrà solo un ingrediente gustoso e nutriente :)

Trovate il video dell'esperimento completo eseguito dalle classi IB e IC, con il sottofondo musicale realizzato da Mirco di IIIC, nel post precedente.

Prof. Pantaleoni & Pennacchia



martedì 8 luglio 2014

Voglia di mare... su desktop, tablet o smartphone??

È tempo di vacanze e anche chi non è andato in qualche posto esotico può approfittare delle bellissime gallerie fotografiche di National Geographic Italia:
le immagini più belle in grande formato da trasformare nello sfondo del vostro schermo, scelte da National Geographic Magazine, scaricabili per desktop, tablet o smartphone!!
Il sito vale davvero una visita.. per viaggiare solo con la fantasia o magari per immaginare il prossimo viaggio vero..


Granchio porcellana
Fotografia di Thomas Bannenberg , National Geographic Your Shot

Un granchio porcellana su un anemone di mare nelle acque al largo delle Filippine. Nonostante il nome, il granchio di porcellana ha un esoscheletro molto resistente che cambia periodicamente durante l'accrescimento. 



Buone vacanze a tutti!
Prof. Pantaleoni

giovedì 3 luglio 2014

Perchè l'ortica punge?

Chi di voi ha assaggiato un delizioso risotto oppure delle tagliatelle all'ortica sa che questa pianta erbacea è molto apprezzata in cucina! Le sue foglie tenere e saporite si prestano a preparare gustose ricette, tanto che in settembre a Malalbergo è organizzata la splendida Sagra dell'Ortica.
Ma prima di cucinare l'ortica, dobbiamo riuscire a raccoglierla! Questa pianta ha infatti un efficace sistema di difesa: foglie e fusto sono fortemente urticanti, come suggerito proprio dalla prima parte del nome scientifico: Urtica dioica.
Osservandola in laboratorio siamo riusciti a capire come fa l'ortica a essere così pungente: BUONA VISIONE!!

Prof. Pantaleoni



PS da esperta botanica è dallo scorso anno che mi "documento" in modo approfondito sulla Sagra dell'Ortica e confesso che il mio piatto preferito erano le lasagne verdi: assolutamente imperdibili!!

giovedì 26 giugno 2014

Come sono fatte le cellule vegetali?


E' finalmente arrivata l'estate e adesso è il momento ideale per mettere un po' di ordine nei lavori svolti durante l'anno scolastico. Ci siamo rese conto che sono fatti davvero moltissimi esperimenti in laboratorio... anche se alcuni di voi ci hanno già detto: MAI ABBASTANZA!!! 
Ci vorrà un bel po' a pubblicare tutto quanto e oggi iniziamo dalla prima parte sulle cellule vegetali.
Buona visione,

Proff. Pantaleoni e Pennacchia

mercoledì 11 giugno 2014

Le foglie idrorepellenti del Fior di Loto


Durante l'ultima visita all'Orto Botanico di Ferrara molti di voi erano rimasti sorpresi dalle foglie idrorepellenti del Fior di Loto (Nelumbo nucifera). Confesso che si tratta di una delle mie piante preferite e quindi ho pensato di mostrarla a tutti, anche se visto dal vivo l'effetto è ancora più affascinante!
Un grazie particolare alle colleghe di italiano e di arte, Prof.ssa Bonfiglioli e Prof.ssa Landuzzi, che sono venute da Malalbergo e mi hanno aiutata nelle riprese. Infine un ringraziamento speciale anche a Mirco di 3C: le musiche vengono dal suo ultimo disco, non perdetelo!!

Prof. Pantaleoni

giovedì 5 giugno 2014

Trova l'intruso


Capperi, marmellata, oppure.... 
Troverete l'intruso della foto domani in mostra in laboratorio di scienze (avete capito di cosa si tratta??)

THE GAME - il trailer



Semplicemente FANTASTICO..
non mancate alla proiezione ufficiale, domani alle 19:30 in auditorium!!
Al termine del cortometraggio saranno proiettate anche interviste e backstage delle riprese, vi aspettiamo.

Prof. Pantaleoni

mercoledì 4 giugno 2014

THE GAME - finalmente la locandina!


Ho appena ricevuto dal Prof. Murano la locandina del film THE GAME, realizzato quest'anno dalla 1A!!
Siete tutti invitati alla proiezione ufficiale in occasione della festa della scuola, ma controllate anche il blog perché presto potrebbe essere pubblicato il trailer ufficiale..

Prof. Pantaleoni

Costruisci il tuo caleidoscopio


Il pomeriggio della festa si avvicina e dopo alcuni giorni di lavoro ho (quasi) finito di preparare le parti che ci serviranno per costruire dei caleidoscopi in piena regola!
Venite a visitare il laboratorio e a provare di persona :)

Prof. Pantaleoni

venerdì 30 maggio 2014

Cellule taglia XXXL


Gli originali prototipi di cellule saranno in mostra in auditorium il pomeriggio della festa della scuola!
Vi aspetta in esposizione la versione XXXL di un mondo microscopico, ricostruito con i materiali più disparati ma soprattutto con grande inventiva e rigore scientifico.
Non mancate...

Proff. Pantaleoni & Pennacchia