...per cogliere insieme il lato più divertente e affascinante della Scienza :)
lunedì 30 marzo 2015
Chimica in cucina!
Abbiamo già condotto qualche esperimento sulla cristallizzazione, utilizzata come metodo per separare una sostanza (soluto) disciolta in un liquido (solvente) facendola solidificare.
Abbiamo anche scoperto che se la cristallizzazione avviene con grande lentezza possiamo ottenere dei cristalli di grandi dimensioni, quindi le vacanze di Pasqua sono il momento ideale per tentare questo esperimento!
MATERIALI OCCORRENTI
Acqua 250 ml
Zucchero semolato 600 g
Opzionale: coloranti alimentari in polvere o aromi come lo zafferano
Bicchieri o vasetti alti e stretti
Spiedini di legno
Mollette da bucato
Un pentolino
Foglio di alluminio
Molta pazienza... e L'AIUTO DI UN ADULTO (fondamentale!)
PROCEDIMENTO
1. Questa volta il nostro è un laboratorio anche di cucina e non solo di scienze, quindi se vogliamo terminare l'esperimento assaggiando i nostri risultati dobbiamo essere certi di lavorare con materiali perfettamente puliti! Armatevi quindi di detersivo e grembiule e pulite accuratamente tutta la strumentazione necessaria.
2. Portate a ebollizione l'acqua nel pentolino e aggiungete lo zucchero semolato, mescolando accuratamente fino a quando non è completamente sciolto. ATTENZIONE: se lo zucchero non si scioglie completamente, aggiungete qualche cucchiaio di acqua.
3. Una volta preparata la soluzione di acqua e zucchero potete aggiungere i coloranti alimentari. Spesso quelli in polvere danno i risultati migliori nella cristallizzazione. Aspettate che la soluzione inizi a raffreddarsi prima di procedere.
4. I cristalli si formano a partire da un centro di cristallizzazione, quindi per favorire la loro crescita è necessario bagnare con acqua gli spiedini di legno e immergerli nella zuccheriera: in questo modo saranno ricoperti da piccolissimi cristalli di zucchero e questa crosta zuccherina agirà da innesco per la crescita di cristalli più grandi!
5. Quando la soluzione non è più incandescente è possibile versarla nei bicchieri o nei vasetti di vetro, immergere lo stecchino di legno e fissarlo con due mollette da bucato in modo che sia sospeso al centro del recipiente, senza toccare le pareti. ATTENZIONE: non mettete lo stecchino troppo vicino al fondo o rischiate che i cristalli di zucchero si attacchino al fondo del recipiente!
6. Il vostro esperimento deve ora riposare per alcuni giorni in un luogo fresco e tranquillo, in cui non venga scosso, in modo da favorire la formazione dei cristalli. E' anche importante proteggere la soluzione dalla polvere o da eventuali insetti, quindi è opportuno chiuderla bene con un pezzo di foglio di alluminio.
7. Dopo alcuni giorni dovreste iniziare ad osservare la crescita dei cristalli. Potete anche fare una foto al vostro esperimento ogni giorno, in modo da rendervi conto più facilmente se si iniziano a verificare dei cambiamenti (le più belle le possiamo pubblicare sul blog!!).
BUON LAVORO..
Prof. Pantaleoni
mercoledì 18 marzo 2015
Premiazione del concorso!
Finalmente si avvicina il giorno della premiazione!
L'appuntamento è per domenica 12 aprile presso la Sala Estense di Ferrara: un piccolo teatro decorato in stile liberty in Piazza del Municipio (clicca qui per lo street view). La sala è molto bella ma i posti a disposizione sono solo 288, quindi meglio arrivare con qualche minuto di anticipo, visto che le opere in gara sono ben 327!!
ATTENZIONE: anche se il vostro disegno non è stato selezionato, per tutti i partecipanti è già pronto un premio che potrà essere ritirato domenica 12 aprile oppure nei giorni successivi presso l'Orto Botanico di Ferrara.
E infine IL LIBRO: "boschi incantati e alberi magici"... la copertina è ancora top secret, ma sappiamo già che il 12 aprile sarà venduto alla Sala Estense al prezzo promozionale di 15 euro. Chi ha intenzione di acquistarlo in quella occasione può già prenotare la propria copia.
Prof. Pantaleoni
Etichette:
Botanica,
Concorso,
libri,
Orto Botanico,
Premiazione
domenica 8 marzo 2015
Simulare l'evoluzione
Sappiamo che l'evoluzione agisce in tempi molto lunghi, ma abbiamo potuto simularla in classe per studiarne i meccanismi!
Il nostro gioco è iniziato con quattro pesci progenitori, disegnati su carta bianca e distribuiti a quattro gruppi di lavoro. Questi pesci si sono "riprodotti", venendo ricopiati da ognuno dei membri del gruppo. Anche se i figli assomigliano ai genitori, c'è sempre una certa variabilità: tutti i nostri disegni sono esemplari unici e portatori di qualche mutazione, a volte piccola e altre volte invece molto evidente!
Questa variabilità è proprio la base su cui può agire la selezione naturale: solo alcuni individui sopravvivono, quelli portatori delle caratteristiche "migliori", o meglio, i più adatti all'ambiente in cui vivono. Ad ogni turno, solo uno dei pesci disegnati in ogni gruppo riusciva a sopravvivere, ed era lui a trasmettere le proprie caratteristiche ai suoi discendenti, venendo preso come nuovo pesce modello dai disegnatori!
Di generazione in generazione, la selezione naturale ha fatto si che nelle varie popolazioni si accumulassero le caratteristiche vantaggiose, cioè gli adattamenti che permettevano ai vari pesci di avere un vantaggio nella lotta per la sopravvivenza.
Nel corso del tempo, le progressive differenze accumulate possono portare alla creazione specie diverse di pesci!
Nel video potete vedere gli incredibili risultati di questa simulazione...
Prof. Pantaleoni
Iscriviti a:
Post (Atom)